Guida a Ethereum

Tra le più note e capitalizzate criptovalute oggi presenti sul mercato, come dice il sito web ufficiale del progetto Ethereum, Ethereum è una piattaforma decentralizzata per applicazioni che funzionano esattamente come programmato, senza alcuna possibilità di frode, censura o interferenza da parte di terzi.

Ma cosa c’è di speciale in tutto questo? Quali sono le caratteristiche di Ethereum, e quelle della sua criptovaluta, Ether?

Cos’è Ethereum

La notorietà di Ethereum è principalmente legata al fatto che il codice “scritto” sulla sua blockchain non può essere alterato o hackerato. Questa caratteristica a prova di manomissione garantita dalla crittografia, lo rende evidentemente un’interessante applicazione della tecnologia blockchain.

Ad ogni modo, come noto, Ethereum non è solo una blockchain: è anche una piattaforma software decentrata basata su blockchain programmabile, che sfrutta un proprio token (chiamato EtherETH) per poter gestire l’intera rete.

Insomma, pensate a Ethereum come a una tecnologia che permette di creare ed eseguire contratti intelligenti e applicazioni autonome distribuite (DApp), senza censura, tempi di inattività o terze parti. La sua criptovaluta, Ether, aiuta nell’esecuzione di queste app e contratti. Ed è questo il motivo per cui Ethereum è anche chiamato con il nome di “denaro programmabile”.

Storia di Ethereum

L’inizio della storia di Ethereum risale al 2013, anno in cui un programmatore russo di nome Vitalik Buterin ebbe modo di creare la tecnologia, per poi lanciarla formalmente nel gennaio 2014 alla North American Bitcoin Conference di Miami, negli Stati Uniti.

Già agli albori della sua storia si capì subito che Ethereum era stato creato per fare cose che Bitcoin non poteva fare, e che l’idea di Ethereum non fosse semplicemente quella di un’altra (l’ennesima!) criptovaluta. Piuttosto, Ethereum si pose (e si pone) come uno sforzo per codificare, eseguire e gestire contratti intelligenti e DApp in modo indipendente senza interazione umana.

Con l’adesione di Gavin Wood come co-fondatore, nel luglio 2014, la Ethereum Foundation ha avviato lo sviluppo del software Ethereum e ha raccolto 18 milioni di dollari in token Ether.

Da chi è composto il team di Ethereum

Il team di Ethereum è innanzitutto composto da Vitalik Buterin, il CEO fondatore. Attraverso Bitcoin, nel 2011, Vitalik ebbe modo di scoprire le criptovalute e le tecnologie blockchain, ponendo a frutto queste sue conoscenze per un progetto personale. Ha poi fondato Bitcoin Magazine nel 2012 e nel 2014 ha abbandonato l’Università di Waterloo per lavorare su Ethereum a tempo pieno.

Il CTO è Gavin Wood, entrato in team nel 2014, dopo un incontro con il CEO tramite un amico comune. Ha inventato il linguaggio del contratto intelligente chiamato Solidity, e ha anche scritto il primo foglio giallo sulla blockchain di Ethereum per la Ethereum Virtual Machine (EVM).

Tra gli altri membri principali del team si annoverano le presenze di Jeffery Wilcke (cura l’implementazione del linguaggio di programmazione Go su Ethereum) e Ming Chan (direttore esecutivo di Ethereum e responsabile delle questioni legali della blockchain di Ethereum).

Ether: quantità e estrazione

Come abbiamo già avuto modo di precisare, non è Ethereum la criptovaluta cui si può far riferimento in termini di produzione e compravendita, bensì Ether: Ethereum è infatti la rete basata sulla tecnologia blockchain, mentre è Ether la criptovaluta che aiuta a gestire la piattaforma.

Stando ai progetti degli ideatori, ETH sarà emesso a una velocità lineare annuale costante tramite il processo di estrazione a blocchi, con un tasso che è pari a 0,3 volte l’ammontare totale annuale di ETH creato nella prevendita. Ora, considerato che 60,102,216 Ether sono stati generati in prevendita, e che 0,3 volte 60.102.216 equivalgono a 18.030.664,8, significa che ogni anno saranno emessi circa 18 milioni di Ether.

Non solo. Considerato che la fornitura di Ether è limitata a 18 milioni all’anno, significa che ogni 12-14 secondi viene estratto un nuovo blocco di Ethereum e che una ricompensa di 5 Ether viene assegnata al computer che l’ha minata. L’etere può essere estratto tramite CPU e GPU Mining tramite blocchi di mining sulla blockchain di Ethereum, in maniera tecnicamente non dissimile da altre forme di mining più o meno celebri.

Wallet per Ethereum

Come tutte le criptovalute, anche Ether necessita di essere allocata al sicuro all’interno di un wallet, un portafoglio digitale che conservi le chiavi utili per poter monetizzare la propria criptovaluta.

La scelta del wallet dipenderà ovviamente dalle proprie preferenze in termini di comodità e di sicurezza. Per esempio, per quanto concerne i principali portafogli hardware compatibili con Ether, i più noti sono probabilmente Trezor e Ledger Nano S, mentre per i wallet mobili si fa spesso riferimento a Jaxx (iOS, Android) e Ethereum Wallet (iOS).

Ancora, tra i portafogli desktop spiccano Jaxx (Windows, Mac OS, Linux) e Coinbase, mentre tra quelli web c’è CoinPayments. Le alternative, comunque, sono ben numerose e in continua espansione.

I token DAO e la scissione di Ethereum

Una delle vicende (purtroppo) più note della storia di Ethereum è legata alla nascita dell’Organizzazione autonoma decentralizzata (nota come DAO), creata sulla blockchain di Ethereum per fungere da società di venture capital che avrebbe dovuto funzionare sulla base di contratti intelligenti che venivano eseguiti utilizzando token DAO.

Nel 2016 fu così lanciato il crowdfunding, che ebbe modo di raccogliere ben 150 milioni di dollari. Peccato che, subito dopo il lancio, il progetto DAO venne violato, con sottrazione di 60 milioni di dollari da parte degli hacker, che hanno beneficiato di un codice difettoso di DAO. Poco dopo, un hard fork (una scissione senza retrocompatibilità) è stata implementata sulla blockchain di Ethereum al Blocco 192000 per rimborsare la perdita dei possessori di token DAO.

L’hard fork rese invalida la transazione compromessa e venne formata una nuova versione della blockchain, con nascita di ETC, Ethereum Classic. Ne è derivato che la blockchain di Ethereum Classic è la stessa di Ethereum fino al blocco 192000, quando è stato applicato l’hard fork. Gli utenti che non hanno supportato l’idea di hard fork hanno continuato a estrarre la vecchia versione della blockchain senza aggiornare la sua versione. Da allora, entrambe le comunità si sono differenziate in base alla versione di blockchain che stanno utilizzando.